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COMUNITA’ SCOLASTICHE SOSTENIBILI

li di vita sostenibili, consumo critico

etc.). L’attività è stata implementata

con azioni concrete con l’obbiettivo

di educare le giovani generazioni a

comportamenti corretti, finalizzati alla

tutela ambientale, con particolare

attenzione alle abitudini quotidiane

in tema di produzione, riduzione e

riciclaggio dei rifiuti.

Proprio sul fronte del riciclaggio

i temi trattati si sono via via spostati

verso un concetto di riutilizzo delle

materie prime seconde come mate-

riali sostitutivi delle materie prime

nei processi industriali: scouting e

ricerca sono quindi attività paralle-

le, altamente innovative. Nel pro-

cesso manifatturiero infatti diviene

assai rilevante individuare modelli

“sostitutivi” di materia per prodotti

o parti di prodotti, così da indiriz-

zare l’industria del riciclo affinché i

materiali siano selezionati e trattati

per specifiche esigenze industriali.

Il messaggio centrale inizia con una

corretta separazione, ma non si fer-

ma lì: l’obiettivo vero è ricercare più

economia circolare della materia,

abbandonando l’arcaico modello

lineare dissipativo. Oltre al riciclag-

gio come sistema industriale per le

frazioni secche, grande importanza

è attribuita anche all’altra frazione

di materia raccolta separatamen-

te, quella organica. Oggi infatti i

moderni processi di compostaggio

permettono di ottenere ammendan-

ti di alta qualità, utilizzati e richiesti

sempre di più da primarie aziende

agricole. Il percorso formativo sco-

lastico si è quindi orientato verso

l’individuazione di quelle potenzialità

occupazionali di questo settore della

green economy, secondo un preci-

so indirizzo di “filiera corta” che con-

traddistingue l’esperienza toscana e

che potrà realmente garantire nuove

esperienze occupazionali.

Anche l’aspetto di recupero ener-

getico, che chiude un qualsiasi siste-

ma che si voglia definire veramente

“integrato” di gestione dei rifiuti, è

stato affrontato in modo sempre più

preciso. Ciò è avvenuto partendo

dalla decisione centrale dell’Unione

Europea (Direttiva 2008/98/CE) la

quale, in materia di “gerarchia” di

trattamento, ha stabilito di abban-

donare l’interramento in discarica

controllata (sistema finale di smalti-

mento valutato ad altissimo impatto

ambientale) e di sostituirlo con l’uti-

lizzo dei termovalorizzatori, impianti

finalizzati al massimo recupero ener-

getico dalle frazioni non riciclabili dei

rifiuti.

Una segnalazione particolare

deve essere fatta per l’anno sco-

lastico 2012/13, quando il tema

trattato fu quello dei rifiuti e furono

coinvolte molte scuole, raggiungen-

do così una partecipazione di circa

600 ragazzi.