27
COMUNITA’ SCOLASTICHE SOSTENIBILI
li di vita sostenibili, consumo critico
etc.). L’attività è stata implementata
con azioni concrete con l’obbiettivo
di educare le giovani generazioni a
comportamenti corretti, finalizzati alla
tutela ambientale, con particolare
attenzione alle abitudini quotidiane
in tema di produzione, riduzione e
riciclaggio dei rifiuti.
Proprio sul fronte del riciclaggio
i temi trattati si sono via via spostati
verso un concetto di riutilizzo delle
materie prime seconde come mate-
riali sostitutivi delle materie prime
nei processi industriali: scouting e
ricerca sono quindi attività paralle-
le, altamente innovative. Nel pro-
cesso manifatturiero infatti diviene
assai rilevante individuare modelli
“sostitutivi” di materia per prodotti
o parti di prodotti, così da indiriz-
zare l’industria del riciclo affinché i
materiali siano selezionati e trattati
per specifiche esigenze industriali.
Il messaggio centrale inizia con una
corretta separazione, ma non si fer-
ma lì: l’obiettivo vero è ricercare più
economia circolare della materia,
abbandonando l’arcaico modello
lineare dissipativo. Oltre al riciclag-
gio come sistema industriale per le
frazioni secche, grande importanza
è attribuita anche all’altra frazione
di materia raccolta separatamen-
te, quella organica. Oggi infatti i
moderni processi di compostaggio
permettono di ottenere ammendan-
ti di alta qualità, utilizzati e richiesti
sempre di più da primarie aziende
agricole. Il percorso formativo sco-
lastico si è quindi orientato verso
l’individuazione di quelle potenzialità
occupazionali di questo settore della
green economy, secondo un preci-
so indirizzo di “filiera corta” che con-
traddistingue l’esperienza toscana e
che potrà realmente garantire nuove
esperienze occupazionali.
Anche l’aspetto di recupero ener-
getico, che chiude un qualsiasi siste-
ma che si voglia definire veramente
“integrato” di gestione dei rifiuti, è
stato affrontato in modo sempre più
preciso. Ciò è avvenuto partendo
dalla decisione centrale dell’Unione
Europea (Direttiva 2008/98/CE) la
quale, in materia di “gerarchia” di
trattamento, ha stabilito di abban-
donare l’interramento in discarica
controllata (sistema finale di smalti-
mento valutato ad altissimo impatto
ambientale) e di sostituirlo con l’uti-
lizzo dei termovalorizzatori, impianti
finalizzati al massimo recupero ener-
getico dalle frazioni non riciclabili dei
rifiuti.
Una segnalazione particolare
deve essere fatta per l’anno sco-
lastico 2012/13, quando il tema
trattato fu quello dei rifiuti e furono
coinvolte molte scuole, raggiungen-
do così una partecipazione di circa
600 ragazzi.