Table of Contents Table of Contents
Previous Page  29 / 132 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 29 / 132 Next Page
Page Background

29

COMUNITA’ SCOLASTICHE SOSTENIBILI

quanto comporti una gestione

complessa, è troppo limitata.

Quando parliamo di gestione

dei rifiuti non possiamo prescin-

dere dall’aver effettuato, a mon-

te dei nostri comportamenti, una

approfondita riflessione su come

vogliamo comportarci nei confron-

ti dei rifiuti che produciamo o che

avremo intenzione di produrre.

Non possiamo e non dobbiamo

accontentarci di uno “stato di fat-

to” in modo acritico e non costrut-

tivo.

A questo servono i progetti

di educazione ambientale attuati

nelle scuole, per questo ci aiuta

anche il progetto CSS della Pro-

vincia di Firenze (ora Città Metro-

politana).

I ragazzi hanno un grande van-

taggio rispetto ai cosiddetti “adul-

ti” (concetto forse da mettere in

discussione), cioè hanno molti

meno filtri dovuti a contingen-

ze pratiche o semplicemente a

“seguire la massa”.

Durante l’adolescenza svilup-

piamo il cosiddetto pensiero criti-

co, quello che non fa dare niente

per scontato, quello che mette in

discussione ciò che spesso, ma

non sempre, gli adulti danno per

scontato.

L’adolescenza è uno di quei

momenti fondanti della nostra vita,

in cui decidiamo o tracciamo la

strada sul tipo di adulto che sare-

mo.

Effettuare progetti di educazio-

ne ambientale in questo preciso

momento della vita, ha quindi sia

una valenza di crescita culturale

che di crescita personale.

Attraverso la conoscenza e le

esperienze sul campo, ogni gio-

vane cittadino struttura se stes-

so, inizia a prendere decisioni e a

tracciare il proprio percorso.

Il progetto CSS non è quindi

solo un momento didattico, ma

una vero e proprio percorso espe-

rienziale che, ci auguriamo, ci aiuti

a costruire una società migliore

delle precedenti.

Investire risorse in questi per-

corsi crea un valore sociale difficil-

mente quantificabile, ma che sarà

tangibile negli anni a venire. Una

società che non si trasforma e che

si ripete all’infinito, è una società

che, probabilmente, riflette poco.

Come azienda abbiamo il dove-

re morale e materiale di aiutare la

riflessione in tal senso, affinché la

gestione dei rifiuti non sia un pro-

blema da risolvere, ma semplice-

mente uno dei tanti aspetti della

nostra quotidianità.

Una buona educazione ambien-

tale passa dalla riduzione nella

produzione dei rifiuti, e dalla buo-

na gestione di quelli che, nostro

malgrado, produciamo, ma anche

dalla custodia attenta e consape-

vole del posto in cui viviamo.

Questi sono obiettivi ambizio-

si, che possono essere raggiunti